L'adozione a distanza consiste nell'aiutare un bambino del terzo mondo, che continua a vivere nella famiglia.
L'aiuto serve per la sua crescita e istruzione e sarebbe bene continuarlo fino alla maggiore età cioè fino a quando sarà potenzialmente in grado di aiutare se stesso, la propria famiglia ed il proprio Paese.
Come è stato fatto notare, il termine è improprio: sarebbe meglio dire "solidarietà a distanza". Si tratta, comunque, di un impegno morale ad inviare periodicamente un contributo economico che permetta ad un bambino di crescere, formarsi e divenire adulto nel proprio ambiente, aiutando quindi di riflesso le famiglie e il tessuto sociale circostante ad uscire dalle paludi della miseria. Infatti, la soluzione del problema dell'estrema povertà non è sicuramente una continua fornitura di alimenti da parte dei Paesi ricchi, ma l'insegnamento, estesa a più persone possibile, la formazione professionale.
Qualcuno potrà pensare, ed è in parte è vero, che tali iniziative siano solo come un sasso gettato in mezzo ad un lago: sono però un segno evidente di quello che si può fare nel breve termine per queste Popolazioni in difficoltà, anche con risorse limitate. Con queste iniziative si fa fronte almeno localmente, alla mancanza di politiche adeguate di sviluppo, si cerca di dare ai bambini dei Paesi emergenti l'occasione di risollevare, anche con le loro stesse forze, la loro condizione, in linea con i diritti fondamentali di ciascun essere umano, a partire dalla sopravviveaza fino al lavoro, frutto della formazione professionale.
Quindi, l'adozione a distanza non è una semplice raccolta di fondi da inviare a famiglie del Terzo Mondo. E' la condivisione di un preciso problema, vissuto sul posto da una comunità locale e offerto alla partecipazione di tutti. La nostra iniziativa propone di instaurare un rapporto che può divenire un ulteriore aiuto alla famiglia e al bambino adottato attraverso una corrispondenza epistolare. Per realizzare ciò abbiamo la collaborazione dei missionari, sacerdoti e laici che hanno contatti con la famiglia adottata. La nostra iniziativa propone di instaurare un rapporto che può divenire un ulteriore aiuto alla famiglia e al bambino adottato. L'amore per il bambino adottato può darci la capacità di scrivere, di trovare il tempo per il primo approccio, magari solo per presentarsi e chiedere se stanno bene in salute.
Per il Gruppo Missionario del Malawi, la possibilità dell'invio del pacco è la quadratura del cerchio dell'iniziativa. Ecco, il nostro aiuto, il nostro interesse manifestato anche nello scrivere può cambiare quel modo di essere . certo siamo una goccia nel mare ma il mare è fatto di tante gocce e insieme possiamo dare una speranza di cambiare e di credere in un mondo migliore. Non è sicuro che tutti i nostri sforzi siano ripagati e non ci aspettiamo che tutti i nostri adottati siano domani una bandiera di rinnovamento per il loro Paese ma è sicuro che oltre a farli crescere sani ed assicurare una istruzione potremo insinuare in loro la voglia di far bene, forse la voglia di cambiare, perché si sentiranno osservati, seguiti, aiutati.